“Eran trecento, eran giovani e forti, e sono morti!” È il famosissimo ritornello di quella che, sicuramente, è una delle più conosciute poesie risorgimentali che viene proposta come elemento di studio nella scuole italiane: “La spigolatrice di Sapri”, composta da Luigi Mercantini in memoria dell’impresa tentata da Carlo Pisacane nel 1857, di liberare il Regno delle due Sicilie dall’influenza dei Borbone. Il poema inizia e termina così: “Eran trecento, erano giovani e forti, e sono morti”, dopo averlo malinconicamente decantato più volte nell’articolazione dello stesso. Un racconto patriottico pieno di triste speranza. Parla di trecento uomini valorosi (numero indicativo, qualcuno in più o meno) disposti a sacrificare la loro esistenza, così come poi accaduto nella località di Sansa, in nome dell’ideale di liberare i territori in favore del disegno dell’unità di Italia.
I 300 eroi di Leonida
Fra i racconti epici classici, di storia greca, è senz’altro quello dei 300 spartiati del re Leonida (493 e il 481 a.c. ), un gesto valoroso e di sacrificio, nel tentativo di resistere alle reiterate incursioni dell’impero Persiano di sottomettere e annettere i territori ellenici al proprio dominio. Unire le forze di Atene e di Sparta per sconfiggere il nemico comune e mantenere la propria libertà ed indipendenza. Una eroica resistenza dei 300 guerrieri (considerando solo la truppa spartana) che, nella battaglia delle Termopili vedeva prevalere questo esiguo numero di combattenti contro il numerosissimo esercito persiano. Questi però, vennero traditi da un greco, Efialte, che permise all’esercito persiano, mostrando il sentiero dell’Anopea situato lungo la pendice del monte Eta e che mostrava il retro dell’esercito greco, di circondare la resistenza ellenico-spartana e farli morire trafitti da una pioggia di frecce.
I 300 eroi per Gedeone
“Mediante questi trecento uomini che hanno lambito l’acqua io vi salverò” (Giudici 7:7) Esiste un particolare racconto biblico, basato anche questo su 300 guerrieri eroi, scelti per come attinsero l’acqua dal fiume per dissetarsi. Da questo racconto vediamo il disegno di Dio di dare la vittoria a Gedeone sul popolo madianita tramite il Suo personale intervento, facendo ridurre i combattenti da numero di 32000 uomini, a 10000, fino al numero necessario: 300, per la Sua gloria. Questa volta 300 eroi per mezzo dei quali è avvenuto un successo senza nemmeno lottare, disposti sì a sacrificare la loro vita ma, protetti e coperti dall’Eterno degli Eserciti. 300 uomini scelti perché il desiderio di attingere acqua per dissetarsi ebbe una caratteristica: “«Tutti quelli che leccheranno l’acqua con la lingua, come la lecca il cane, li metterai da parte; così pure tutti quelli che, per bere, si metteranno in ginocchio». Il numero di quelli che leccarono l’acqua, portandosela alla bocca nella mano, fu di trecento uomini” (Giudici 7:5-6). E accadde proprio come era nel piano del Signore. Questo racconto è unico nella sua potenza e nel suo epilogo: la VITTORIA! Un piccolo numero di uomini contro un grande esercito. Così come nei racconti di Erodoto per Sparta e Atene, così come nel racconto del Risorgimento italiano, guidati dal Pisacane. Così come chissà quanti altri scontri ímpari nelle epoche passate e anche presenti; a prescindere che si tratti di guerre o situazioni di difficoltà, nelle quali chiunque si può trovare.
I 300 per ACS Italia
Parlavo di difficoltà. La nostra difficoltà sorge, forse, dalla mia incapacità di trasmettere e comunicare con i lettori e sostenitori il peso e la necessità di intervento verso il prossimo, verso i bisognosi che attendono il nostro contributo. Non sono avvezzo alla comunicazione tramite social media e sicuramente non riuscirei ad essere un influencer per trascinare i propri follower. Non so se anche questa possa essere una mia mancanza vivendo questi tempi attuali. Questione di carattere. Pronto però ad essere scelto per sostenere questa causa nel dare il contributo necessario ad ACS Italia per continuare nelle attività missionarie in favore dei bisognosi ed emarginati. Siamo in cerca dei 300 eroi per ACS Italia. La nostra battaglia è diventato il sottile filo di confine fra il continuare le nostre attività missionarie, con forza e supporto costante dai “300 eroi” che il Signore susciterà nel cuore di chi ci legge, e il dovere congedarci dalle attività di compassione e servizio verso il prossimo. Cara amica, caro amico, cara sorella, fratello, pastore o altro ministro del Signore noi crediamo e sappiamo di essere figli dello stesso Eterno degli eserciti che ha scelto gli uomini necessari per Gedeone. Sappiamo con certezza e speranza che “il SIGNORE non ha bisogno di spada né di lancia per salvare; poiché l’esito della battaglia dipende dal SIGNORE” (1 Samuele 17:47). Sappiamo per fede che Egli ha già scelto i 300 per ACS Italia; sicuramente la caratteristica di queste persone (o chiese) è quella di esserci in prima persona, ai quali il pensiero “tanto ci penserà qualcuno altro” nemmeno li sfiora! Sicuramente se non condividiamo questo bisogno rimarremo soli. Abbiamo bisogno del tuo supporto ed intervento in nostro soccorso. Forse saremo meno di 300; la fede ci insegna che invece saremo di più! Gloria a Dio! Fai tu parte dei “nostri 300”? Probabilmente non lo sai e potrai scoprirlo pregando per questo. Se vuoi contribuire a questa causa basta scrivere nella causale della donazione “300 per ACS Italia”.
Grazie di cuore per la tua sensibilità. Il Signore continui a benederci, insieme.
Marco Ruggieri
Puoi contribuire adesso tramite il pulsante qui in basso
o tramite c/c postale nr 15784952 intestato ad Azione per i Cristiani Sofferenti – Casella Postale 60 – 95030 Mascalucia CT
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antonio papale
Il Signore possa moltiplicare quello che dalle sue mani abbiamo ricevuto,non so se sarò uno dei 300 ma il mio cuore sarà sempre ben disposto per gli ultimi .fr.Antonio
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Dio continui a benedirti
ACS ITALIA
Caro fratello Antonio Papale, conosciamo la tua disponibilità, il tuo affetto e la tua generosità. Siamo certi che il Signore continuerà a benedirti come ha fatto fino ad oggi.
Un affettuoso saluto!