Soccorso ad ACS Italia

(Articolo estratto dalla rivista “Report Cristiani Sofferenti” Nr. 1-2024)

Benvenuti alla lettura di questo nuovo numero della rivista Cristiani Sofferenti. Una versione speciale, doppia. Doppia, non perché composta da un maggior numero di pagine ma, composta da due numeri in uno. Infatti troverete a partire da pagina l’edizione della rivista numero 2/2023 perché non ci è stato possibile economicamente affrontare la stampa e la spedizione di tale numero a tutti i nostri abbonati che da sempre ricevono la rivista in maniera gratuita. Purtroppo, e ci dispiace molto, non è stato così possibile darvi notizie aggiornate per tempo. Purtroppo, ancora, tutti noi ci troviamo in una fase di crisi e congiuntura economica, che colpisce tanto le famiglie. Purtroppo, ancora, le voci che discreditano il mondo delle associazioni benefiche a motivo di scandali con accuse di sottrazione di cifre milionarie destinate a progetti farsa (come sulle ricerche scientifiche, oppure nel dare compensi ai testimonial, per citarne alcuni, ovviamente non tutti lo sono), gettano nell’immaginario collettivo, con il supporto di appositi studi, cattiva luce su tutto il settore. Purtroppo, ancora, in Italia non esiste una vera e propria “cultura missionaria”. Questo però è un aspetto che non è nuovo; è un problema di sempre, ma è bene ricordarlo perché assommato agli altri riduce di parecchio le capacità di sopravvivenza di una Missione, soprattutto se agisce ed è indipendente. Scusate ma bisogna anche affrontare la realtà delle cose con i piedi per terra.

“Tutto ciò che trovi da fare, fallo finché ne sei in grado”. (Eccl. 9:10)
Il futuro, di certo, non ci appartiene. Per quanto possiamo affannarci quotidianamente in progetti grandiosi, non abbiamo altro potere che capire e fare la Volontà di Dio. Seguire l’esempio citato nell’Ecclesiaste è motivo e incoraggiamento a perseguire e proseguire nell’adempimento religioso del “soccorrere orfani e vedove nelle loro afflizioni” (Giacomo 1:27). (Spero vivamente che la parola “religioso” non faccia paura oppure creare conflitti filosofici o dottrinali; intendiamola per favore nella sua accezione più semplice, ovvero “regola di vita” cristiana pura e senza macchia) Possiamo sempre fare del bene, in ogni occasione, finché saremo in grado di farlo.

Soccorso ad ACS Italia
ACS Italia è in EMERGENZA. Sentiamo oggi la necessità di chiedervi aiuto nell’essere soccorsi. La scelta di chiedere aiuto tramite le righe della rivista è data dal fatto che così è possibile raggiungere più persone possibili; anche questa è informazione. È questione, si direbbe di vita o di morte, ovvero di potere continuare questo onorevole ministero oppure capire se alla soglia dei 40 anni di servizio, dovere terminare, poiché la stagione è finita.
Coloro che ci conoscono, e leggono, sanno che sosteniamo diversi progetti, soprattutto in India ed Ucraina. Progetti che in parte dipendono da VOI che ci sostenete e a cui voglio rivolgermi personalmente: I nostri cuori, compreso il tuo, sono sinceramente attratti dall’Amore verso il Prossimo, verso gli orfani e le vedove. Verso il Corpo di Cristo che soffre.
In ACS Italia non ci sono ministeri o persone che vengono sostenute a pieno tempo dalle donazioni che riceviamo; a mio modo di vedere non ci sarebbe stato comunque nulla di sbagliato poiché anche le famiglie missionarie hanno bisogno quantomeno di potere sopravvivere. Parlando di mancanza “cultura missionaria” in Italia, si intende che il soggetto non viene visto come chi svolga vera e propria attività lavorativa, ma che debba vivere necessariamente “per fede”. Questo vale anche per i Pastori.
Lo staff della Missione ACS Italia è composto da persone in pensione e da persone che svolgono un lavoro secolare per sostenere le proprie famiglie, e chi è nel bisogno. Chi vi scrive, ad esempio, vive e lavora con la famiglia in Germania. Questa distanza fisica, nell’odierna era della comunicazione globale e della digitalizzazione, non è un problema per potere comunque sempre essere presente ed attivo nell’organizzazione, che ho a cuore. Quindi gli appelli che vi giungono da parte nostra non sono MAI dettati da esigenze personali ma esclusivamente ministeriali.
Abbiamo bisogno di un tuo reale sostegno, che vada oltre quello della preghiera. La mia non è una „preoccupazione“. E’ un PESO.

Io, personalmente, lo chiamo PESO per ACS Italia. Un peso che sento la necessità biblica di dovere condividere con te. Cerchiamo donatori che possano essere ricorrenti oppure no; donatori che credono nei progetti di sostegno di ACS Italia e che credono che molto E’ ancora da fare. Cerchiamo donatori a cui Dio ha parlato di sostenerci. Raccontaci la tua esperienza a tali riguardi. Avremo il piacere di conoscerci meglio, e se vuoi dare il tuo personale contributo alla causa che ti è stata presentata, se anche tu condividi con me questo PESO per ACS Italia, ti prego di farlo inviando la tua donazione ad ACS Italia c/c postale Nr. 15784952 (IBAN IT34 K 07601 16900 000015784952) oppure online (carta di credito/PostePay/PayPal) tramite il pulsante qui in basso

Vogliamo andare avanti, se Dio vuole. Grazie per avermi dedicato del tempo.

Marco Ruggieri

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